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intervista a Nitro (Barrificio Piemontese)

November 16th, 2008

Needlevandals

 

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a cura di Krab ed Esca (NeedleVandals)

Dagli ultimi modelli della Barra, mi pare di capire che la
sua naturale evoluzione va sempre piu nel senso di eliminare tutti i
fronzoli e i fattori che possono disturbare il dj nell’esecuzione delle
tecniche.


Mi chiedevo se questa evoluzione è in un certo senso intenzionale, o nasce da una tua particolare passione per il “modding”

E’ sempre stata un evoluzione intenzionale e naturale; il mixer
viene utilizzato per miscelare due o piu’ segnali ed è stato adattato
in un secondo momento ai fini dello scratch, con l’utilizzo di
cross-fader sempre piu maneggevoli, con controllo pcv o magnetico e
fader digitali con svariate curve di taglio . Io volevo qualcosa fatto
apposta per lo scratch, indipendente da tutto per entrare nell’ottica
di suonare il giradischi come uno strumento musicale. Bastava quindi un
buon fader, una discreta regolazione della curva di taglio, un
preamplificatore per cuffia e una “scatola” per contenere il tutto.
Il “modding” poi… piu’ che una passione… è una fissa ! modifico tutto.

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L’idea del Qfo è semplicemente geniale (tipo l’invenzione
del forno a micro onde). L’ormai leggendario QFO nasce probabilmente
per un esigenza di trasportabilità e versatilità; offre la possibilità
al DJ di avere tutto il necessario per lo scratch in un’unica
soluzione. Tuttavia, molti dj professionisti tendono un pò a
considerarlo un giocattolo per via di alcuni noti difetti. Pensi che la
Barra possa essere una buona alternativa per raggiungere l’essenzialità
per cui lo stesso qfo nasce?

Piu’ che geniale direi spaziale! Un bell’ oggetto, con un po di
difetti e il prezzo troppo alto per la qualità della componentistica
offerta, ma per il resto, braccetto compreso…. certe cose non hanno
prezzo, mi piacerebbe averne uno anche rotto! Provandolo però ho
riscontrato che per chi mette la mano sinistra sul vinile lo spazio e’
limitato dalla vicinanza del braccetto. (Q-bert usa la mano destra e il
braccetto si trova dietro).
Paragonare la barra al qfo mi sembra un po’ eccessivo… comunque penso
possa essere una buona alternativa soprattutto per chi usa il Cdx.

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Barra #1 com’era costruita?

Era una scatola di derivazione elettrica, quelle che si murano nelle
pareti, con un fader dentro, un IN e un OUT , ed un elastico per
tenerla ferma al giradischi.

Come dovrebbe essere secondo te la “Barra perfetta”?

Non lo so! Spero di aver fatto un buon lavoro , attualmente sto
preparando 6 modelli simili a quelli usati alla gara del Gusto Dopa al
Sole di quest’anno, diciamo un po piu’ perfetti: vi dò due notizie di
carattere tecnico :

Ingresso phono / linea, preascolto in cuffia e uscita master .

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Quanto tempo ti ci vuole per costruire una Barra?

Dipende da Nitro, proprietario ed operaio del Barrificio.

Restando sempre sul campo tecnico, l’idea del doppio taglio
è anch’essa geniale: ha permesso di creare nel vero senso della parola,
nuove tecniche di scratch o comunque nuove sonorità.
Il colpo di genio come ti è venuto?

Il doppio taglio e’ un idea di Gruff. Un giorno a casa sua si
parlava di cosa non serviva e di cosa si poteva aggiungere alla Barra
(la prima versione Valva scratch tagliava solo da un lato),
per farla breve …. mi chiedeva “Si puo’ fare questo? Si può fare
quest’altro?” poi mi chiese “si puo’ fare che taglia dai 2 lati ? ”
Gli risposi “SI, si puo’ fare !” Mi è bastata una modifica sul circuito
elettrico e ho realizzato il primo modello…ricordero’ per sempre il
giorno che la provò per la prima volta.

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A proposito della tua collaborazione con Gruff, ci vuoi dire come è nata?

E’ nata per colpa dello 05, quello della copertina di “Wonderful
Thaaa”, rotto e da mettere a posto. Ci conoscemmo quando glielo
riportai, poi un giorno gli ho portato la scatoletta con il fader
dentro per fargliela vedere e da lì e’ iniziata la nostra avventura con
le barre.
Da quella versione, di Barre ne sono passate altre tre o quattro prima
del modello attuale, quello “forse” definitivo, anche se di
“definitivo” non c’è nulla.
Gruff è quello che più mi ha aiutato e ancora adesso rimane
fondamentale con il suo supporto per il progetto del Barrificio:
chiede, corregge e suggerisce per poter migliorare lo strumento. Mi ha
portato a capire molte cose che il mio orecchio non coglieva, piccoli
particolari, cose che…
Un supporto tecnico – morale utile e gratificante.

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Al Gusto Dopa e in giro per serate con Gruff, La Barra
l’hanno usata in molti. Chi ti ha colpito di più tra le nuove promesse
del turntablism italiano?

Difficile giudicare, diciamo che se ci sai fare ci sai fare pure con la Barra.

2P, Drugo, Pijeiks e Kame.

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Ma ti diverti solo a smontare mixer o anche altro?

Giradischi, radio, lettori cd, biciclette ….Smonto tutto, mi piace capire come funzionano le cose…

Il Barrificio Piemontese ha altri prodotti in catalogo oltre alla Barra?

Le valvole, mi piace costruire i PreAmp valvolari ne ho fatti di
diversi tipi, cerco di utilizzare solo pezzi recuperati da altre cose
che smonto , recupero tutto non butto via niente… forse puo’ servire.

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Come saprai, molti dei lettori abituali di Phono, il nostro
mag, sono tuoi grandissimi fans. Hai dei progetti futuri o qualche
nuova idea che vuoi anticipare ai nostri lettori?

Mi piacciono i joypad della PS2 rotti …. col pomello si possono fare delle belle cose magari qualche accessorio per la barra.

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Per concludere, puoi dirci se La Barra rimarrà un progetto artigianale per pochi fortunatissimi o hai in serbo qualche sorpresa?

Spero di riuscire ad accontentare tutti, ma sempre e solo Made in Barrificio!

 

Ok, questo è quanto.

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