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Archive for March, 2008

origine della definizione “hip hop”

March 31st, 2008 1 comment

Breakdance, an early form of hip hop dance, often involves battles, showing off skills without any physical contact with the adversaries.
immagine da http://en.wikipedia.org/wiki/Breakdance

il  testo che segue é tratto dal volume “La cultura hip hop” di Hugues Bazin (La culture hip-hop Desclèe du Brouwer, Paris 1995), pagina 27.

Lo hip è un modo di parlare proprio dei ghetti neri d’America (dotato di un vocabolario, una sonorità e un ritmo peculiari). La parola deriva da hep, che nel jive talk (gergo di strada) indica il fatto di essere trendy, di avere un atteggiamento cool; attesta il virtuosismo del locutore che ricerca l’ammirazione dell’ascoltatore. To hop vuol dire danzare; in associazione con lo hip, segnala come la danza sia stata la prima componente artistica a rendere visibile l’hip hop.

Questo elenco propone degli indicatori, la parte visibile di una cultura che possiamo mettere a fuoco volgendo lo sguardo sugli ultimi quindici anni. Ma forse è importante ricordare che l’hip hop, come tutte le culture vive, è frutto di un complesso di interazioni, e ha così tante facce che non è possibile abbracciarle con un solo sguardo. Per poterlo comprendere bisogna partecipare alla sua vita quotidiana e al processo della sua costruzione sociale, o almeno avvicinarne lo <<spirito>>.

Hip e hop traducono una sfida lanciata a se stessi e agli altri. La sfida è un impulso che anima tutte le espressioni artistiche dell’hip hop. In qualsiasi campo, si tratterà sempre di arrivare piu’ in alto, alla vetta: Hip hop, don’t stop till you reach the top! (<<Hip hop, non fermarti finchè non raggiungi la vetta!>>).

L’hip hop possiede un linguaggio, uno stile di vita, un modo di pensare, dei segni di riconoscimento, un sentimento di appartenenza rivendicata o attribuita, una storia, una memoria, una prospettiva e un’economia.

Trascrizione: THX 1138

Categories: general, hip hop kulture Tags:

Mumia Abu Jamal: annullata la condanna a morte

March 27th, 2008 Comments off

da http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=74110 

Mumia Abu-Jamal, una vittoria contro la pena di morte

Dopo sedici anni di battaglie legali, Mumia Abu Jamal trova giustizia. La corte di appello federale di Filadelfia ha annullato la condanna a morte dell’ex leader della Pantere Nere accusato di aver ucciso un poliziotto in una sparatoria il 9 dicembre del 1981. Una vittoria ancora incompleta. L’accusa può ancora ripresentare il suo caso davanti ad una giuria e chiedere di riottenere la pena capitale. In caso contrario la condanna a morte è automaticamente commutata nel carcere a vita.

Scrittore, giornalista e attivista per i diritti civili, Mumia ha sempre proclamato la sua innocenza. Al suo fianco si è schierato un vasto movimento internazionale d’opinione, che lo ha trasformato in un emblema della lotta contro la pena di morte.

Wesley Cook, questo il suo nome di battesimo, scelse il nome swahili di Mumia al liceo, sotto l’influenza di un insegnante d’origine kenyota, aggiungendo Abu-Jamal alla nascita del suo primo figlio, Jamal. Al momento del suo arresto, nel 1982 era presidente dell’Associazione dei Giornalisti Neri. Per la sua attività radiofonica era stato ribattezzato «la voce dei senza-voce» e aveva duramente criticato la corruzione della polizia e dei dirigenti politici locali. Da tempo schedato e sorvegliato dall’Fbi, nel 1982 viene accusato di omicidio per la morte dell’agente Daniel Faulkner in una sparatoria a Filadelfia. Nonostante le numerose accuse di irregolarità nel processo e le prove contraddittorie, viene condannato a morte. Da sedici anni lotta per la vita nelle carceri statunitensi.

Pubblicato il: 27.03.08
Modificato il: 27.03.08 alle ore 19.20

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Who’s Funk

March 26th, 2008 Comments off

James Brown gives you dancing lessons 

"Ain’t it funky?" James Brown live – Paris 1971 

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Jam di writing alla luce del sole

March 24th, 2008 Comments off

da http://bassa2.noblogs.org/post/2008/03/23/6-aprile-jam-di-writing


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IN COLLABORAZIONE CON RETE * BASSA

JAM DI WRITING

ALLA LUCE DEL SOLE

AUTHORIZED

GRAFFITI AREA

DOMENICA 6 APRILE, DALLE ORE 14

ARCENE (BG) SOTTOPASSAGGIO DI VIA PONTIROLO

si ringrazia il comune di Arcene

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I.S.A. GRAFFITI JAM @ Brescia 29 marzo 2008

March 23rd, 2008 Comments off


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I.S.A. GRAFFITI JAM @ Brescia
29/3/08

Graffiti Jam: Location: Parco Tarello, Brescia2. Data: Sabato 29 Marzo 2008. 30 artisti, solo su invito. Gazebo sul posto dalle 10:00 alle 19:00 dove è possibile tesserarsi all’Associazione.
Lista Artisti: BGML’S * BLEF (Genova) * CT * CTO * ETNIK (Pisa) * FL * FONT (Bergamo)* HEMO (Bergamo) * HFS * KAYONE (Milano) * KEMH (Roma) * KURZ * SKIRO (Roma) * RAE MARTINI (Milano) * RESER (Torino) * SAND (Milano) * SHEMO (Brescia) * SERA (Grosseto) * SIR2 (Vercelli) * SMOY (Brianza) * TALE * TBC * WANY (Brindisi) * WENS (Torino) * VERBO (Bergamo) * VLR * ZED1 (Firenze)
IMPORTANTE LA JAM È STATA RIMANDATA A SABATO 29 MARZO CAUSA MALTEMPO. 

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21.03.2008 MORGAN HERITAGE + REGGAE UNCENSORED @ FLOG (FI)

March 20th, 2008 2 comments


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da una e-mail di Andrea Mi del 19 Mar 2008 23:19:35 +0100:

siete tutti invitati alla festa per i miei 37 anni "suonati"

AUDITORIUM FLOG W LIVE –Via M. Mercati 24/b – Firenze

“VIBRANITE”- le NOTTI REGGAE & SKA sulla collina del Poggetto

in collaborazione con AUDIOGLOBE presenta:

VENERDI 21 MARZO 2008
REGGAE UNCENSORED – K7 _ Proiezione del nuovo documentario sul Reggae internazionale
MORGAN HERITAGE (JAM) _ Sound System Show
Jaka + Lu Mi _ dancehall
inizio ore 21.30
Ingresso 12/10 euro

Un’altra eccezionale Vibranite pronta ad incendiare l’atmosfera del Reggae Club più caldo d’Italia. Il prossimo venerdì 21 Marzo si festeggia l’arrivo della primavera con una lunga notte di suoni e immagini dai protagonisti della migliore scena internazionale.
Si parte alle 21.30 con l’anteprima nazionale di “Reggae Uncensored”, nuovo documentario dalla collezione Reggae U distribuita da Audioglobe: un racconto in presa diretta per l’esplosione della musica Jamaicana in ogni angolo del globo. I principali protagonisti della scena come Sizzla, Damian Marley, Sean Paul, Beenie Man ma anche le stelle emergenti come Mavado, Ding Dong, Aidonia, raccontano la loro visione di questa ricchissima cultura musicale, le fonti di ispirazione e le differenti interpretazioni di un fenomeno oramai a scala planetaria. Riprese “on the road”, backstage, interviste e immagini girate dove le telecamere del mainstream di solito non arrivano per comporre il più realistico ritratto del Reggae Internazionale.
A questo documentario saranno legati molti regali (copie promo e gadget vari) per il pubblico della Flog.
Subito dopo la proiezione si entra nel vivo con il live del "padrone di casa" Jaka, accompagnato dalla sua Fire Band nella presentazione di nuovi pezzi e inossidabili hit, ad aprire l’atteso ritorno alla Flog della famiglia reale della musica jamaicana: Morgan Heritage. Per chiudere la dancehall con Lu Mi tra Roots e nuovo Reggae.
Morgan Heritage è una band composta da cinque fratelli (Luke, Gramps, Una, Mr.Mojo e Peter), figli del cantante jamaicano Denroy Morgan che, a cavallo tra gli anni ‘60 e ’70 è stato uno dei protagonisti della musica Jamaicana. Cresciuto a Brooklin il gruppo è oggi una delle più apprezzate formazioni reggae grazie ad una attitudine sempre positiva, ad una grande unità, ad uno straordinario talento ed al loro stile che riprende la tradizione straordinaria dei gruppi vocali del passato, attualizzandola con influenze musicali moderne.
Dopo lo straordinario successo dell’esordio “Protect Us Jah” e il seguito “One Calling”, due album considerati già dei classici del reggae contemporaneo, dopo le collaborazioni in Sud Africa con Winnie Mandela ritornano in Europa per presentare il loro nuovo, attesissimo, album “Mission in Passion”. Morgan Heritage eseguiranno uno showcase in soundsystem accompagnati da Laza e Irie Love, artisti emergenti della loro scuderia in forte crescita internazionale.

per ascotare il nuovo singolo di morgan heritage, "Raid Rootz Dance", seguite il seguente link:
http://senduit.com/a44d3f

prossimi eventi:
11.04.2008 ZION TRAIN + OMAR PERRY + ELASTICA SHOWCASE
25.04.2008 ISRAEL VIBRATION

VIBRANITE
http://www.vibranite.com
info: 349.6058627
mail: andreami <at> controradio.it

Auditorium FLOG
via Mercati 24/b – Firenze
055.487145 – http://www.flog.it

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dott. Andrea Mi
VIDEOMINUTO/CONTRORADIO
Via del Rosso Fiorentino, 2b
50142 Firenze – Italia
ph: +39.055.7399946
fax: +39.055.7399977
mob: +39.349.6058627
mail: andreami <at> controradio.it
mail: andrea <at> videominuto.it
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Categories: deejaying, varie Tags:

WJM + THX on the wheels of steel: 20 aprile 2008 @ La Citè (FI)

March 17th, 2008 Comments off

Questo è un fottutissimo DJ set!!!

Mind Altering Demented Lessons In Beats 

     
The Godfather Of Soul James Brown 
"The Payback" lp cover art (back)
(click to enlarge – clicca per ingrandire)

Domenica 20 Aprile alla Libreria La Citè, in Borgo San Frediano 20r a Firenze dalle ore 18.00 alle ore 24.00

WJM & THX ALLE ROUTE D’ACCIAIO 

Una selezione di funk, jazz, rock ed electro breaks (dis-)assemblata in memoria del leggendario batterista della Band Of Gypsys BUDDY MILES (R.I.P. 05.09.1947 – 26.02.2008) recentemente scomparso. 
Ingresso libero

WJM & THX ON THE WHEELS OF STEEL

A skratchy selection of funk, jazz, rock and electro drum breaks (dis-)assembled in memory of the legendary Band Of  Gypsys’ drummer BUDDY MILES (R.I.P. 05.09.1947 – 26.02.2008) recently passed away. 
Free admittance


Buddy Miles 

info:

Buddy Miles – http://www.buddymiles.com/

breaks, break beats – http://www.jahsonic.com/Breaks.html 

drum breaks – http://en.wikipedia.org/wiki/Break_%28music%29

Libreria La Citè – http://lacitelibreria.info/

WJM – http://www.burpenterprise.com/burp/ –        http://www.novaradio.info/bhopal/page.php?pg=trasm_bursting


THX skratchy mp3s (Novaradio Città Futura 101.5 mhz – No.Ra liveset 1-12-2007) – http://www.autistici.org/2000-maniax/music/nora%201-20%20mp3/


Index of /2000-maniax/music/nora 1-20 mp3

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photo: THX (2007) 

Can I Get An Amen?, 2004 – audio installation by Nate Harrison 

Categories: deejaying, hip hop kulture Tags:

Buddy Miles R.I.P.

March 9th, 2008 Comments off

Buddy Miles RIP. 5 settembre 1947 – 26 febraio 2008

E’ morto uno dei piu’ grandi batteristi e scrittori di canzoni della storia del rock e del funk: George Miles in arte Buddy Miles, eccezionale batterista e cantante membro della Band Of Gypsys di Jimi Hendrix e di Buddy Miles Express, ha suonato anche con Carlos Santana nell’album Carlos Santana & Buddy Miles! Live! registrato nel cratere di un vulcano delle isole Hawaii, immenso capolavoro del funk. Ho avuto il piacere di assistere a tre dei suoi ultimi concerti dal vivo in Toscana nel corso di vari anni e avrei voluto rivederlo e risentirlo altre volte. Ma gia’ l’ultima volta che ha suonato sulla collina del Poggetto a Firenze mi sembro’ molto malconcio e ricordo che camminava con le stampelle. Non scordero’ mai un tributo a Jimi Hendrix in Versilia alla Baraonda della meta’ degli anni novanta in cui Buddy interpreto’ fra le altre canzoni una versione di "Are you experienced" medley che si fondeva con delle atmosfere e delle liriche dei Beatles (Lucy in the Sky with Diamonds) mentre un chitarrista voodoo posseduto dallo spirito di Jimi eseguiva dei fantastici assoli e sparava dei feedback lancinanti nelle orecchie degli spettatori. In un altro concerto nella Firenze degli anni novanta Buddy esegui’ una improvvisazione suonata con una delle chitarre appartenute ad Hendrix (che suono’ magnificamente) fra le ovazioni del pubblico. 

Ieri sera ho avuto la notizia della morte di Miles da un amico e devo dire che mi sono commosso; amo la musica di Buddy e i suoi dischi li ascolto sempre, tutti i giorni. Abbiamo perso un grande interprete del rock che ha emozionato migliaia di fan in tutto il mondo.

Ciao Buddy! Riposa in pace

Your friendly neighborhood…

THX 1138 


da http://www.corriere.it/spettacoli/08_febbraio_29/buddy_miles_9a88502e-e6b2-11dc-84b2-0003ba99c667.shtml 

Il musicista morto a 60 anni nella sua casa in Texas
Addio a Buddy Miles gigante della batteria
Suonò con Hendrix nella Band of Gypsys

jimi hendrix & buddy miles in the '60s
Buddy Miles (a destra) con Hendrix negli anni ’60.

«Jimi e io parlavamo lo stesso linguaggio. Il nostro approccio alla musica era anticonvenzionale»

MILANO — Jimi Hendrix diceva che Buddy Miles «picchiava a morte la batteria». Corpulento dallo stile feroce, un occhio al rhythm’n’blues e uno al rock, il musicista di Omaha (nel New England) avrebbe voluto essere ricordato come «il più cattivo fra i cattivi». Sicuramente è stato uno dei più importanti batteristi nella storia del rock. Martedì è morto nella sua casa di Austin, in Texas, per complicazioni cardiache. Aveva sessant’anni.

Nonostante abbia lavorato, fra gli altri, con Carlos Santana (con cui registrò un album nel cratere di un vulcano alle Hawaii) e John McLaughlin, il suo nome è legato a quello di Hendrix e alla sua Band of Gypsys, il trio con Billy Cox al basso che portava avanti il «black power» musicale. Fu una gloriosa ma brevissima esperienza, nel ’69, culminata con un album live (l’ultimo autorizzato da Hendrix prima della sua morte), tratto da quattro concerti nel periodo di Capodanno del 1970 a New York. «Fin dalla prima sera la gente era soggiogata dal suono che avevamo creato», ha ricordato Miles. Jimi l’aveva conosciuto a Montreal quando il chitarrista di Seattle suonava con gli Isley Brothers e Buddy con Ruby & the Romantics. «Jimi e io parlavamo lo stesso linguaggio musicale. Avevamo imparato a suonare da soli e il nostro approccio alla musica era anticonvenzionale. Non ci spremevamo il cervello per scrivere gli arrangiamenti». Hendrix, affascinato dal suo stile percussivo lo volle in studio per suonare tre pezzi nel suo album leggendario «Electric Ladyland». Nonostante nell’allora formazione di Hendrix militasse il batterista Mitch Mitchell. «Lui è straordinario, ma sui blues sono meglio io», sottolineava il burbero Buddy.

buddy miles 1994
Buddy Miles nel 1994

Nato il 5 settembre 1947 come George Miles, cominciò a suonare giovanissimo nel gruppo jazz di suo padre. Poco più che adolescente venne preso nella band di Wilson Pickett. Creò con il chitarrista Mike Bloomfield gli Electric Flag («La miglior band con cui abbia mai suonato») e, nel 1968, formò i Buddy Miles Express, pubblicando il disco «Expressway To Your Skull», prodotto da Hendrix. Negli anni Settanta arrivò la collaborazione con Santana. Ma nel decennio successivo Buddy dissipò il suo talento fra disavventure giudiziarie e problemi con la droga: «Sono andato all’inferno e ne sono uscito. Ero arrivato a un punto in cui i miei problemi stavano per sopraffarmi, non mi fregava più di nulla».

Alla fine degli anni Ottanta, il ritorno «miracoloso». Con una curiosità: Miles prestò la voce e una sua personale versione di «I Heard It Through the Grapevine» di Marvin Gaye per uno spot. Protagonisti erano i pupazzi animati California Raisins (le uvette californiane). Ancora oggi è considerato il jingle più famoso della tv americana.

La lista degli artisti con i quali ha lavorato è lunghissima: David Bowie, Prince, Muddy Waters, Stevie Wonder, Aretha Franklin, Betty Davis, Neil Young, Barry White, Stevie Ray Vaughan. Una delle sue pubblicazioni più recenti è «Blues Berries» del 2002. «Sono stato un musicista per tutta la mia vita — ha detto in una delle sue ultime interviste —. Non ho fatto nient’altro».

Sandra Cesarale
29 febbraio 2008


da http://www.latimes.com/entertainment/news/music/la-me-miles28feb28,1,3956580.story?ctrack=1&cset=true 

buddy miles r.i.p.
Buddy Miles RIP. 5 settembre 1947 – 26 febraio 2008

Big Bad Buddy
Miles maintains his tempo

by Leo Adam Biga

Famed blues-rock drummer and singer Buddy Miles remembers a North 24th Street filled with music clubs when he was growing up in the 1950s and 1960s.

“It certainly is nothing like it was then. It’s like a ghost town down there now … there’s nothing for kids to do,” Miles said. “That’s why there’s so much havoc and trouble in Omaha and … in every major city … People don’t know how to go and party anymore. There’s too many senseless shootings. The time has come that we must band together as one.”

Miles, who lives in Austin, Texas, returns to accept the Omaha Star Award at the Aug. 3 Omaha Black Music Hall of Fame ceremony, where he’ll also perform. The 2005 inductee is using the occasion to deliver a message about the needless waste of young people to violence.

The lifetime train enthusiast hopes to convince Union Pacific Railroad to sponsor a nationwide tour, tracing the railroad’s lines, for him to educate young people “about how important their lives are.” His new CD, The Centennial, is named after the famous U.P. diesel engine at Kenefick Park.

He dreamed of being a train engineer. Instead he “followed in the footsteps” of his father, George A. Miles, Sr., who played upright bass with Duke Ellington, Count Basie, Charlie Parker and Dexter Gordon. Buddy began playing drums at age 8. “I’ve been a musician all my life,” he said. “I’ve done nothing else.”

As a teen he gigged with his father’s band, the Bebops, and with Preston Love, Sr. and Lester Abrams. He first made it in New York, hooking up with Wilson Pickett. He jammed in the Village with Eric Clapton. His big break came when Michael Bloomfield plucked him for the Electric Flag, a blues-rock band Miles still considers the best he ever played in.

He toured and recorded widely, opening for Cream and the Jimi Hendrix Experience, and playing on albums by Hendrix and Muddy Waters. More Hendrix collaborations followed, and the famed guitarist produced an album by the Buddy Miles Express. Miles played on Hendrix’s Electric Ladyland, and Miles formed with Hendrix and Billy Cox the trio Band of Gypsys, which released one album before Hendrix’s death.

Miles recorded hits and played with such artists as Carlos Santana, Stevie Wonder and David Bowie. His greatest commercial success came with his version of “I Heard It Through the Grapevine” for a California Raisins commercial. The gig made the classic song big again and spawned three Miles albums.

A 2005 stroke has not slowed Miles. He’s even throwing down a challenge to Motley Crew bad boy drummer Tommy Lee and the rocker’s 2005 NBC Husker bit. “I’ll have a duel with that dude anytime he wants … We can do it at a Nebraska football game, too,” Miles said, “because I’ll drum him a new ass.” ,

Buddy Miles performs Friday, Aug. 3 at Omaha Black Music Hall of Fame’s Classical, Big Band, Jazz and R&B Awards. The show starts at 8 p.m. at Qwest Center Omaha.

26 Jul 2007 

Categories: deejaying, varie Tags: