venerdì 1 maggio: U-ROY + PABLO MOSES & ROOTS RADICS @ FLOG (FI)
VIBRANITE le NOTTI REGGAE & SKA sulla collina del Poggetto
VENERDI 1 MAGGIO
U_ROY + PABLO MOSES & ROOTS RADICS (JAM) _ live
Jaka _ dancehall
Open 21,30
13/11 €
Per avviare alla sua conclusione una stagione trionfale come quella delle
Vibranite all’Auditorium Flog, arriva a Firenze, in un evento unico, il
padre del dj-style, U-Roy, accompagnato dalla straordinaria voce di Pablo
Moses e dalla migliore backing band giamaicana, i Roots Radics.
Ewart Beckford, meglio conosciuto come U-Roy, The Originator, è un disc
jockey e rapper giamaicano, diventato famoso soprattutto per essere stato
uno dei fondatori del dj style, uno stile di reggae precursore della musica
rap da lui elaborato ai tempi nei quali collaborava con il Sound System di
King Tubby. Con la moda di suonare dub plates senza la parte cantata del
disco nelle dance hall, U-Roy inizia a sperimentare il suo fraseggio sulle
basi strumentali riscuotendo un enorme successo e convincendo Lee Perry e
Duke Reid a portarlo in studio per incidere i primi brani sulle
‘versions’ di grandi brani rocksteady di pochi anni prima. In breve è
lui l’uomo del momento e si crea una scuola del ‘deejay style’ con
personaggi come I Roy, Dennis Alcapone, Jah Stitch e Big Youth. U Roy
trascorre tutti gli anni settanta da vero capo-scuola facendo bellissimi
album pieni di liriche Rasta che, sotto la produzione di Prince Tony
Robinson, vengono distribuiti in tutto il mondo dalla Virgin. Negli stessi
anni lancia lo Sturgav Sound System, palestra di talenti come come Josey
Wales, Charlie Chaplin e Brigadier Jerry. Tra le sue innumerevoli hit resta
indimenticabile “Chalice in the Palace”, in cui fantastica sul fumare
marijuana con la regina Elisabetta II all’interno di Buckingham Palace.
L’artista diventa una delle più grandi stelle giamaicane degli anni ‘80,
riscuotendo un buon successo anche nel Regno Unito e coltivando una
carriera che non sembra avere fine. A 67 anni suonati, insignito nel 2007
della massima onorificenza artistica del governo giamaicano, l’Order of
Distinction, U-Roy continua a girare allegramente il mondo sui palchi più
importanti, ad incidere dischi di ottima fattura, e a celebrare il suo
talento in collaborazioni anche molto sperimentali come nel caso delle
canzoni incise con il gruppo elettronico Love Trio. Il suo primo, storico,
album omonimo usciva nel 1974 per la Trojan. Il suo ultimo, “Old School
New Rules” (Ariwa) è del 2007 e racconta la necessità dell’artista,
questa volta coltivata con Mad Professor, di continuare ad evolversi e
innovare.
Per questa occasione speciale, ad aprire il concerto di U Roy ci penserà
Pablo Moses, classe 1948, un vocalist d’eccezione che con il suo esordio
del 1975, “Revolutionary Dream”, prodotto al Black Ark da Lee "Scratch"
Perry, ha scritto una pietra miliare del reggae, continuando poi ad
incidere grandi dischi (anche per importanti major come la Island e la
Mercury) fino alla fine degli anni ’90. Oggi ritorna, più in forma che
mai e con una invidiabile esperienza alle spalle, per accompagnare sul
palco un altro “grande vecchio” del miglior reggae.
La Roots Radics Band è il più importante e famoso gruppo di musicisti
negli ultimi decenni della storia musicale giamaicana. Formatasi nel 1978
per volontà del bassista Errol "Flabba" Holt e del chitarrista Eric "Bingy
Bunny" Lamont, la band si è affermata all’inizio degli anni ’80,
lavorando in studio e dal vivo con artisti quali Bunny Wailer, Gregory
Isaacs, Eek-A-Mouse e Israel Vibration. I ritmi da loro prodotti per gli
esordi di un’altra grande star come Barrington Levy sono considerati come
le fondamenta della moderna dancehall music ed è straordinaria la loro
capacità di creare un suono che resta solido nelle proprie radici quanto
aperto alle nuove influenze del reggae digitale
www.vibranite.com
info: 349.6058627
mail: andreami@controradio.it
Auditorium FLOG
via Mercati 24/b – Firenze
055.487145 – www.flog.it
come do’vera? dov’eri te mentre suonava? 🙂
ha iniziato alle
1.00 dopo U-Roy. a che ora te ne sei andato? parecchi mi sa che hanno pensato che dop U-Roy c’era solo dancehall. sono rimasto fino alla fine del set di Moses. Bellissimo. peccato che te lo sei perso
non sono esperto di reggae,ma ero al concerto stasera.pablo moses dove diavolo era???