In questi giorni sto preparando nuove basi – da screcciare nei prossimi set – con l’akai S950 e la E-mu SP 1200 sto usando tutto quello che ho a disposizione per ottimizzare i beats (microKORG, RC-20xl eccetera). Domani (o nei prossimi giorni) cercherò di uploadare i nuovi scleri elettronici. Per adesso lavoro di de-costruzione e mixaggio dei suoni. Devo prendermi un mixer con almeno dieci canali per miscelare le varie fonti. Sto riascoltando anche beat di un anno fa. Lavorare con l’Akai è abbastanza impegnativo a causa delle migliaia di parametri da settare, ma alla fine credo che sta entrando in gioco come una specie di automatismo, ovvero mettendo insieme tutti i vari pezzi (sample, linee di basso eccetera) i pezzi sembrano incastrarsi da soli aquisiscono una presenza… e sono spinto a fare sempre di più e sempre meglio.
Tramite i vari forum sto raccogliendo moltissime informazioni utili che mi servono per comprendere al meglio le macchine con cui lavoro e il loro modo di funzionare/suonare.
Cerco di stare sobrio il più possibile per fare – essere attivo nella mia storia – ma è difficile tenere insieme i pezzi e i vari contatti con le persone che mi possono aiutare e con cui posso collaborare.
Con le macchine che sono riuscito a recuperare posso fare qualcosa di serio e sono ancora più motivato di sempre. È anche vero che si può usare anche un laptop qualsiasi per fare cose interessanti, ma le macchine e in special modo quelle vintage, hanno una personalità un’architettura loro che mi spinge a essere pìù curioso e a sperimentare di più.
Non riesco a lavorare sempre sulle stesse sonorità, e anche se continuo a rimaneggiare e rieditare le cose che ho già fatto e rimontarle insieme, cerco sempre di variare e di tenermi al passo con le tecniche.
Avrei bisogno di uno studio professionale per fare delle buone registrazioni. Ma non discdegno l’uso dii vecchi suppurti per registrare: cassette, microcassette. Con il Minidisc è un’altra cosa ancora, e non mi dispiace anche la qualita non proprio eccelsa delle registrazioni.
Il clima primaverile mi spinge anche ad uscire girare per le strade in questi giorni, ma mi sento molto concentrato, sintonizzato sulle frequenze e attento anche ai suoni che arrivano dall’esterno, che siano essi dischi o strumenti suonati, non importa. Non mi faccio le pippe sul musicista/suonatore, cosa è lecito cosa no, non sono un manierista e non mi interessa il modo ma il risultato finale.
Se è qualcosa di valido perchè declassarlo allo stato di musica-non-degna-di-esistere? Scopro sempre di più che la gente ha troppi pregiudizi in fatto di musica, di arte, o di espressione in generale, e non vogliono affrontare dei voli di fantasia, specialmente le persone vicino ai quaranta (come me). Senza contare lo snobismo imperante che dilaga anche dove secondo me è completamente fuori luogo, circoli intellettuali cosiddetti di sinistra, università, circoli pseudo-artistici etc, etc…
Ma non voglio polemizzare oggi mi sento aperto e quindi non voglio essere pessimista verso il circondario, stasere qui nel mio quartiere di periferia fra l’altro ci sono anche diverse cose da fare che è positivo per essere giovedì sera in provincia (o quasi). Non sopporto più il provincialismo, questo sì, devo ammetterlo, l’ipocrisia e il provincialismo.
Saluti dal vostro amichevole vicino.