Premio alla poesia in ottava rima in memoria di Altamante Logli
III edizione
mercoledì 7 luglio 2010 dalle ore 21.45 a Scandicci (FI) in Piazza Matteotti
DE’CANTERS +
LA PRIMIERA + IL GENERALE, in occasione del premio "IL
CAPPELLO DI ALTAMANTE", il premio alla poesia in ottava rima in memoria
di ALTAMANTE LOGLI, dove "sfideremo" i poeti dell’ottava rima a colpi
di rap per una serata di confronto tra tradizione popolare e cultura metropolitana
Rammellzee, aka The Ramm:Ell:Zee, aka RAMMΣLLZΣΣ, akaHytestyr, aka EG(Evolution Griller The Master Killer), aka Sharissk Boo, aka Razz, è scomparso da qualche giorno a Queens, New York City.
Senza ombra di dubbio Rammellzee è stato uno dei più grandi writers di tutti i tempi (il primo ad aver esposto le sue opere hip hop alla biennale dell’arte di Venezia nel 1979) pioniere della cultura hip hop e dell’hardcore rap. Riposa in pace.
June 30, 2010, 4:12 pm
Rammellzee, Graffiti Artist, Dies at 49
By RANDY KENNEDY
Rammellzee,
an early graffiti writer, hip-hop pioneer and performance artist whose
style influenced the Beastie Boys and Cypress Hill, died Sunday in Far
Rockaway, Queens, where he was raised. He lived in Battery Park City in
Manhattan.
He was 49 and died after a long illness, said his wife, Carmela Zagari Rammellzee.
He
became known in graffiti circles in the late 1970s and early 1980s for
hitting the A train and other subway lines around Queens with his
spiky-lettered work. He appeared in one of the most important graffiti
and hip-hop films, Charlie Ahearn’s “Wild Style.” In 1983 his
on-again-off-again friend, the painter Jean-Michel Basquiat, helped
produce and illustrated the record cover for “Beat Bop,” a 12-inch
single by Rammellzee and K-Rob that became one of Rammellzee’s
best-known performances and a hip-hop touchstone. It became the
unofficial theme song for Henry Chalfant and Tony Silver’s graffiti
documentary “Style Wars.”
He was an eccentric, outsize figure
almost never photographed without wearing one of the elaborate
science-fiction inspired masks and costumes that he made along with the
sculpture and paintings that became the mainstays of his career in
later years. He fashioned himself as an urban philosopher, whose
overarching theory, which he called Gothic Futurism, posited that
graffiti writers were trying to liberate the mystical power of letters
from the structures of modern alphabetical standardization, and had
inherited this mission in part from medieval monks.
“He didn’t
separate his fantastic work from his life,” Mr. Ahearn said. “So when
he spoke to you, he often spoke in character and that could sometimes
be upsetting.” He legally changed his name to Rammellzee when he was
younger, Mr. Ahearn said. As for the name he was born with, Mr. Ahearn
said that he knew it, but would keep it to himself, in keeping with his
friend’s wishes.
Un ringraziamento particolare alle amiche del blog Femminismo a Sud (Storie di egemonie culturali e pretese uguaglianze. Dal margine: nel tempo in cui tutti dicevano di avere capito!) per aver colto il punto della situazione in questo interessante articolo.
Ubaldo Pantaniè un genio. In generale è la trasmissione Glob
che è da vedere. In onda su raitre ogni domenica sera dopo report. Fa
la radiografia della comunicazione italiana unita alla satira che
decostruisce i significati in modo semplice e comprensibile per tutt*.
Stasera
Ubaldo Pantani, imitatore di una serie di personaggi che va da
gianfranco fini a cossiga, da elkann a piersilvio berlusconi, si è
esibito in una splendida caricatura di travaglio.
Lo ha illustrato
nella sua mania di ricercare frasi ad effetto, quell’altra di piazzare
il nome di berlusconi qua e là per ricavare un applauso, la posa, e
dopotutto l’insicurezza che lo induce a muoversi in un perimetro
prevedibile, con un copione definito in cui si rivela il disagio,
l’umanità di un personaggio eletto a mito e che mito non è.
Era difficile trovare un modo e Pantani l’ha trovato e noi gli siamo grate per aver umanizzato e smitizzato un personaggio che riteniamo responsabile (non l’unico) dello spostamento a destra (quella di fini) di un pezzo della cultura italiana.
A svelarlo, comunque, puntata dopo puntata, c’è anche il bravo
Bertolino con la sua rassegna stampa in cui inevitabilmente il pezzo di
Travaglio su "Il Fatto" finisce per avere il titolo "In galera".
Sapete
che nel pacchetto sicurezza uno dei nemici più temibili per la nazione
individuati dal ministro bossi è considerato il writer? Ovvero quello
che fa arte di strada e fa affreschi fantastici rendendo le città meno
grigie e riappropriandosi degli spazi urbani altrimenti di proprietà
esclusiva di speculatori immobiliaristi?
La città di
milano, la sindaca e il suo vice, de corato, di questa storia ne fanno
una questione di principio. Il writer si spinge in zone antiautoritarie
dove nessuno a loro avviso dovrebbe spingersi mai ed ecco l’accanimento
dimostrativo con richiesta di rogo in pubblica piazza per arrivare ad
un processo in cui il comune si costituisce parte civile e il giudice
sarà chiamato a decidere se quella prodotta da Bros è arte oppure no.
Certo è che
senza i graffiti tanto studiati dagli archeologi contemporanei avremmo
saputo molto poco delle civiltà che ci hanno preceduto:
Ci piacerebbe anche sapere cosa ne pensa Banksy del livello di civiltà in italia. Scommettiamo che ci regalerebbe un’opera d’arte, forse tipo questa:
Infine ci
chiediamo quando la gente travaglina o grillina che vanta di essere
incensurata, in una stagione di governo in cui finiscono in galera
immigrati, poveri e writers, si renderà conto che la vena
giustizialista misurata in una società come quella attuale (che non è
diversa da quella nazista) è quanto di più reazionario si possa
immaginare.
Malcolm McLaren
(Londra, 22
gennaio 1946
– New
York, 8 aprile 2010)
É scomparso ieri a New York mr. Malcolm MacLaren, un genio della musica, del marketing e della moda.
Noto per essere stato il manager di bands leggendarie quali New York Dolls e Sex Pistols, creatore del punk inglese, agitatore e truffatore, è stato anche uno dei pionieri dell’hiphop old skool insieme al World Famous Supreme Team con l’lp "Duck Rock" e i singoli "Hobo scratch", "Buffalo gals", "Would you like more scratching?" e "D’ya like scratchin’?" considerati tutt’oggi vere e proprie pietre miliari dello scratch.