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Archive for February, 2011

Afrika Bambaataa @ FLOG Firenze 13.3.2011

February 14th, 2011 Comments off

Afrika Bambaataa é una delle figure di riferimento a livello mondiale sia per la scena Hip Hop sia per il Rap che  per i musicisti e i DJ/produttori.
The Godfather of Hip Hop, The Father of  The Electro-Funk Sound, The Master of Records, questi sono alcuni degli appellativi che lo hanno caratterizzato fin dall’origine della cultura Hip Hop all’inizio degli anni ’70; creatore della Universal Zulu Nation, e grande innovatore anche a livello musicale con veri e propri inni all’hip hop intramontabili come Planet Rock, Renegades of Funk e Looking for the Perfect Beat con The Soulsonic Force, e World Destruction con John Lydon e Time Zone e il seminale singolo The Wildstyle con Time Zone, Afrika Bambaata é l’hip hop impersonificato.
Una autentica leggenda vivente Bam é cresciuto nel Bronx degli anni ’70 a New York in mezzo alle gang e ai palazzi incendiati e abbandonati, contribuendo alla transizione dalla cultura delle gangs (e delle guerre fra gangs) alla cultura Hip Hop, insegnando ai suoi “discepoli” a combattersi e sfidarsi tramite il rap, il breaking, i graffiti e con le varie forme di confronto relative a questa cultura invece che con pistole e coltelli. Ha trasformato insieme ai seguaci della Zulu Nation un quartiere come il Bronx, che veniva chiamato “il piccolo Vietnam” (little Vietnam) a causa della quantitá di gente morta amazzata e per le centinaia di edifici dati alle fiamme e demoliti, in un ambiente di espressione artistica senza precedenti.
Inoltre Bam é stato uno dei primi DJs a procurarsi un paio di giradischi gemelli e un impianto per suonare la sua enorme (giá all’epoca) collezione di dischi e a organizzare feste hip hop con MCs e B-Boys, ed ha creato, insieme a Kool DJ Herc e ad altri pionieri, l’estetica Hip Hop a cui tuttora si ispirano in tutto il mondo milioni di persone che prendono parte a questo movimento divenuto ormai un fenomeno di massa.

Bambaataa nel corso di quattro decenni ha collaborato con una moltitudine di musicisti fra cui: Soulsonic Force, Time Zone, Shango, Hydraulic Funk, Nebula Funk, Afrika Bambaataa and Family, Cosmic Force, Jazzy Five, Arthur Baker, John Lydon, Lee Evans (producer) Rae Serrano (producer), James Brown, George Clinton, Bootsy Collins, Sly and the Family Stone, Bill Laswell, Jungle Brothers, Grandmaster Melle Mel, Busy Bee Starski, Lovage, Nujabes.

La conferenza, e tutta la giornata in generale, alla FLOG si preannuncia molto interessante.

il Vostro Amichevole Vicino THX1138

clicca su questo link per leggere il messaggio di Bambaataa (italiano/english):
http://www.bmrecords.eu/omegazulu/index.php?option=com_content&view=article&id=56&Itemid=68


Time Zone – The Wildstyle

original mix

Kevorkian rmx

fonte http://www.bmrecords.eu/omegazulu/index.php?option=com_content&view=article&id=137:afrika-bambaataa-auditorium-flog-florence-italy-march-13&catid=1:ultime&Itemid=75

AFRIKA BAMBAATAA @ Auditorium FLOG Florence (Italy) – March 13

domenica (sunday) 13 marzo (march)
Location: Auditorium FLOG – Via Michele Mercati
City: Firenze (Florence), Italy

DJ AFRIKA BAMBAATAA
The Amen-Ra of Universal Hip Hop Culture
Father of the Electro-Funk Sounds (KLB)

Le più importanti realtà fiorentine da anni legate a questa scena riportano in Italia Afrika Bambaataa, il vero padre fondatore dell’hip hop insieme a DJ Kool Herc.
Domenica 13 marzo dalle 22:00, in un’intera giornata dedicata alla “black culture”, il guerriero dell’electro–funk si esibirà in un dj set all’Auditorium FLOG di Firenze per quella che potrebbe essere la sua unica data italiana. Le prevendite sono già attive da quest’oggi in tutti i circuiti boxoffice della Toscana e su eventbrite.
Nel pomeriggio uno showcase di breakdance degli allievi della scuola Fundanza farà da preludio ad incontro pubblico, moderato dal giornalista Davide Agazzi, sulla quarantennale carriera di Afrika Bambaataa e sulle sempre scottanti tematiche del razzismo e dell’integrazione razziale. La vita di quest’uomo, figura ormai leggendaria della New York degli anni ‘70 è davvero degna di nota. Esposto nell’infanzia all’influenza dell’attivismo della madre, militante per i diritti civili, già da adolescente è leader di una gang del Bronx chiamata Black Spades. Folgorato dall’esempio di Kool Herc, il giamaicano che esportò a New York il suo enorme sound system The Herculords, e dal suo primo viaggio in Africa, tradusse quelle suggestioni nei codici della sottocultura più rilevante dell’ultimo quarto del secolo scorso, creando il primo nodo di un network destinato a espandersi su scala planetaria: la Zulu Nation. Vennero poi i brani di successo: Planet Rock, Renegades of Funk, le collaborazioni con John Lydon in World Destruction, e con James Brown in Unity e l’album anti-apartheid Sun City, mentre nella sua orbita crescevano altri protagonisti assoluti dell’hip hop: i breakers della Rock Steady Crew, i writers fra cui Futura 2000 e Rammellzee. Un vero polo gravitazionale dell’arte del Novecento, insomma. Ecco perché Afrika Bambaataa è considerato, a ragione, una leggenda vivente.

http://www.zulunation.com/

Domenica 13 Marzo 2011 h 22:30

Auditorium FLOG – Via Michele Mercati 24 (Firenze)
Una produzione Switch, Gold, Disco_nnect e Auditorium Flog
In collaborazione Hip Hop Kemp e Fundanza

Biglietto ingresso dopo le 21:00: 12 euro + d.p.
Biglietto breakdance showcase + incontro: 5 euro under 14 / intero 8 euro

Line Up Pomeridiana:

dalle 15:00 breakdance showcase
a cura di Fundanza
Crazy Kid DJ

dalle 18:00 Afrika Bambaataa meets Florence
Incontro pubblico con il padre fondatore dell’hip hop
modera Davide Agazzi (giornalista)
Ospiti: Afrika Bambaataa, Donald D (MC membro del Rhyme Syndicate di LA e leggenda vivente della scena Hip Hop a livello mondiale),  Luca “Led” Miniati (pluri-campione del mondo di hip hop ed electric boogie rispettivamente nel 1994 e nel 1996)

dalle 19:45 Soulsick Sound warm up dj set

scansioni articolo Afrika Bambaataa sulla rivista Frigidaire

scansioni della rivista Frigidaire anni '80scansioni della rivista Frigidaire anni '80scansioni della rivista Frigidaire anni '80

immagini ad alta risoluzione – clicca sulle anteprime

links:
http://www.zulunation.com/afrika.html
http://www.discogs.com/artist/Afrika+Bambaataa

Jah Shaka @ auditorium FLOG (FI) 11.02.2011

February 8th, 2011 Comments off


Jah Shaka, The King of Zulu Tribe

stasera venerdí 11 febbraio 2011 all’auditorium FLOG – via Michele Mercati 24 Firenze

fonte http://www.flog.it/programma.htm#gennaio

(The MIGHTY!) JAH SHAKA DUB SOUND (UK)
POWERED + INTRO by JAH STATION SOUND

Jah Shaka: un nome, un mito e una leggenda. Quest’uomo veicola un’esperienza ed un carico di storia davvero enormi, una tempesta di bassi e dubs che abbraccia tre intensi decenni di storia del dub.
Dopo un’attesa durata molti anni finalmente The King of Zulu Tribe, The Mighty Zulu Warrior è in arrivo al Poggetto, all’Auditorium FLOG di Firenze, casa riconosciuta del miglior reggae internazionale. Con ancora vivi i ricordi della memorabile esibizione al Sunsplash 2010, arriverà apposta da Londra per testare la potenza del Jah Station Sound con le sue selezioni esclusive, in un’atmosfera al contempo mistica e vibrante.
La stella polare del JAH SHAKA SOUND SYSTEM sorgeva nella neonata galassia del reggae inglese, negli anni 70, “when reggae was king”. E i sound systems di Fatman, Coxone, Shaka ed altri mitici caposcuola, erano il media principe di questo filone reggae con un pubblico principalmente nero, ed una competizione agguerrita che vedeva spesso Jah Shaka primeggiare, conducendo il pubblico ad una sorta di trance collettiva. Alla fine del decennio iniziano le sue produzioni, con il primo LP della serie “Commandaments of dub”. Evidenti le sue peculiarità, King David style: one man, one sound, one turntable (un uomo, un impianto, un giradischi)… ingredienti di un rituale che rende la dancehall simile ad una liturgia mistica, una session di meditazione collettiva guidata dalle linee di basso. L’intensità delle sue session e la potenza della sua musica entrano nella leggenda. Il suo pubblico cresce fino a diventare una scena.
Oggi Jah Shaka continua a suonare come negli anni ’70. Un piatto solo, sempre quello, ma ora non si scontra più con nessuno. Shaka è una vera e propria istituzione di fama internazionale, fuori dal tempo e dall’arena polverosa dei soundclash (le battaglie fra sounds).
Jah Shaka è una leggenda a se stante. Un mito vivente che celebrerà il suo rito all’Aauditorium FLOG, in una notte che si annuncia già come affollatissima di gente da tutt’Italia. Un’evento imperdibile per tutti gli amanti del reggae dub e della buona musica in generale.

APERTURA ORE 22,00 – INGRESSO 13 € (Rid.€ 10 fino alle 23,00)

http://www.myspace.com/jahshakamusic

Deliverance lp cover art

Jah Shaka – King David’s Dub (from the Deliverance LP)

And He said unto them…
verily I say unto you, that there be some
of them that stand here, which shall not
taste of death, till they have seen the Kingdom
of God come with power.
St. Mark – 9.VI.

Hater-Bot

February 8th, 2011 Comments off

Hater-Bot

directed by Steven Stover

Categories: video Tags: , ,

Behind the Beat: Hip-Hop Home Studios book with J Dilla and Madlib

February 5th, 2011 Comments off

source http://www.stonesthrow.com/news/2005/11/behind-the-beat-hip-hop-home-studios-book-with-j-dilla-and-madlib

Behind the Beat: Hip-Hop Home Studios book with J Dilla and Madlib

  • November 07, 2005

Behind the BeatBEHIND THE BEAT: HIP HOP HOME STUDIOS
by Rafael Rashid
Ginko Press
160 Pages, 320 Color photos.
Publication: December 1, 2005

Behind the Beat is a look into the creative spaces of producers and DJ’s from the US and UK. Featured are the studios and equipment of some of: Madlib, J Dilla, DJ Design, DJ Premier, DJ Spinna, Skitz, Nextmen, Taskforce, DJ Swamp, E- Swift, Beyond There, Kut Masta Kurt, Fat Jack, Jehst, Beatminerz, DJ Shadow, Dan the Automator, Chief Xcel, Young Einstein, The Grouch, Numark, Cut Chemist, Thes One, J Zone and Mario Caldato Jr.

From the press release: “These photographs are about more than just the equipment. Decades on from hip hop’s birth, producers have an enormous presence, commanding underground and even pop followings. But more often than not, producers are just a name on a record, always in the background. These pictures capture the visual side of the beats they make. They are the images behind the beat.”

The book includes a CD of several artists included in the book including tracks by Stones Throw’s Lootpack and MF DOOM.

Author Rafael (Raph) Rashid runs a recording label called Crookneck in Melbourne, Australian, and is co-owner of clothing labels ‘Blank’ and ‘Princess Tina’.

www.gingkopress.com

MadlibBehind the BeatBehind the Beat

J Dilla: Behind The Beat (Poster)