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Un regalo fantastico

August 4th, 2007 2 comments

Fra due giorni e' il mio compleanno e Caterina mi ha fatto questo regalo bellissimo (vedi foto):
4 scatole di bombolette Molotow Belton + tappi vari + 3 magic marker Montana!
un bel regalo per un writer! Ci sta che mi vien voglia di dipingere dopo tanto tempo…
Grazie mille Kate!!! Un bacione
:-*

THX 

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Posse e crew

August 3rd, 2007 Comments off

http://writers-connection.noblogs.org/gallery/676/wc_r.jpg

dal libro "La cultura Hip Hop"; Hugues Bazin; Desclée de Brouwer, Paris 1995

Posse, crew, tribu', famiglia, sono parole che descrivono diverse sfumature nei modi di vita e di partecipazione al Movimento.
Facendo riferimento al loro senso originario e' possibile fare una distinzione tra posse e crew,
ma spesso nella pratica queste denominazioni sono utilizzate
indifferentemente. Posse e crew, del resto, appartengono alla mitologia
americana, quella dei western e dei film anni Cinquanta sul genere Marlon Brando de Il selvaggio… ben lontani dalla realta'
francese. Come la maggior parte dei termini americani recuperati,
vengono scelti proprio per le loro suggestioni <<nobili>>
che li differenziano dal vocabolario <<gallo>> a volte
pesante e negativamente connotato. I diretti interessati, cioe' i
membri dell'hip hop, rifiutano a ragione il termine
<<bande>> perche' lo ritengono troppo riduttivo e carico di
significati negativi.
La posse descrive un legame di solidarieta'tra
persone che abitano nello stesso quartiere o nella stessa zona; non ha
necessariamente un nome e spesso si compone di due cerchi, gli intimi e
la rete allargata.

 <<La posse in senso stretto e' quella
che trattiamo ogni giorno, degli amici con cui si fanno delle cose, ci
si esprime attraverso la danza, il canto. Poi c'e' la posse allargata,
cioe' tutti quelli che conosciamo e a cui vogliamo bene, Anche altri
gruppi che fanno le nostre stesse cose>> Vincent

Gli
intimi hanno generalmente un attivita' artistica. La rete invece
collega i supporter del gruppo e fornisce loro un sostegno nei periodo
difficili: per esempio, permette di lavorare in occasione di concerti,
o per la promozione.

<<Una posse cerca di avere un po' di
tutto all'interno per essere presente ovunque. Ci sono quindi degli
attaccabrighe, quelli pronti a difendersi, degli artisti, dei tizi che
parlano molto, dei cantanti che parlano in continuazione del
gruppo, mettendo il nome della posse in tutte le loro canzoni. Quelli
capaci di tirarti fuori dai pasticci, questo o quello che sono
introdotti e conosciuti in un altro quertiere o regione, e sanno ad
esempio quando e' il caso di lasciare in pace quella posse di la'. E'
una piccola impresa dove ciascuno ha il suo posto. Ci sono anche dei
ladri che vanno a recuperare le bombolette spray e le mappe>> Greg

E' la convinzione di possedere una strategia comune e una stessa maniera di pensare a creare una forte coesione.

<<Dietro
ogni gruppo c'e' una moralita' precisa. I gruppi non pensano tutti alla
stessa maniera: ci sono quelli cool e aperti, e altri molto chiusi. Noi
eravamo un gruppo solidale>> Jeax

[…]

<<Non
ci sono capi, tutti parlano liberamente. Si discute, si vive insieme. a
volte si parla delle stesse cose, rap o altro, ma si puo' parlare anche
di cose che non tutti conoscono; e' un gruppo in cui si sceglie di
stare. Non c'e' bisogno di gerarchia o di un'organizzazione ben
precisa. E' semplicemente un gruppo di amici>> Arnaud

<<Se
c'e' qualcuno che vuole giocare al capo c'e' sempre un anziano del
gruppo che puo' dirgli: aspetta, ci penso io. Cerchiamo di funzionare
cosi', tutti quelli che si muovono con noi devono prenderla cosi'. Non
ci sono veri capi, i capi sono una fregatura>> Stéphane, toaster del gruppo Tribu

trascrizione: THX, immagine: THX (2007)

digital graffiti vol. 2

July 28th, 2007 1 comment

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Barcelona Game Over Magazine foto

July 13th, 2007 3 comments

aggiunto album di foto game over zine. foto tratte da Barcelona Game Over Magazine # 4  1993 giugno. Un ringraziamento a Wave che mi ha dato la possibilita' di scansionare la rivista. xxx

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Foto upload 12.7.2007

July 12th, 2007 Comments off


Wave (2006?) 


Kate / Marta (2004)


Wave (2005? 2006?) 


Wave / THX (2004)


Elettro-tags 


Elettro-murales 


THX (2004) 


THX (2004)


THX (2004) 


THX / Wave (2004)


THX (2004) 


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Leoncavallo total repainting maggio 2007

July 10th, 2007 Comments off
dal sito dal Leonkavallo : (http://www.leoncavallo.org/)

Push It Real – The Jam

sabato 26 maggio 2007.

PUSH IT REAL

THE JAM
WALLS RE-PAINTING, LIVE RAP, MC BATTLE, HIP HOP & REGGAE SOUND-SYSTEM

25- 26 – 27 MAGGIO 2007

LEONCAVALLO – via Watteau 7, MILANO

www.leoncavallo.org www.rageonstage.splinder.com

Tre giorni, 61 writer italiani, due special guest
writer stranieri, video, una serata con i grandi nomi del rap
italiano,una gara di rap freestyle e sound-sytsem hip-hop e reggae.

Le date sono 25, 26 e 27 maggio, il luogo il Leoncavallo, Spazio Pubblico Autogestito.

Push It Real è il nome di questa grande jam organizzata
dallo storico centro sociale milanese, un’idea di Rage On Stage
Entertainement, la crew fondata da Esa e Dj Harsh nel 2003, solido
punto di riferimento per la scena rap milanese e italiana, questo party
non è altro che la degna chiusura di una stagione che ha visto passare
ogni mese dal Leoncavallo i migliori artisti del rap di casa nostra.

La jam si aprirà nel primo pomeriggio di venerdì 25
maggio, quando i muri del Leoncavallo e di via Watteau si ricopriranno
di nuovi pezzi e nuovi colori: oltre sessanta i writer invitati tra cui
Airone, Bo130 e Microbo, Bros, Cano, Dem, Ozmo, Rae, Teatro e TvBoy che
tornano in strada dopo aver lasciato il loro segno sulle pareti del PAC
di Milano durante la mostra “Street Art, Sweet Art”. Presenti anche due
special guest dall’estero: lo spagnolo Tofu e Rosy1 dalla Svizzera,
mentre da Roma, dopo aver inaugurato la seconda edizione di
Intenational Poster Art all’Atelier Occupato ESC, arrivano Sten, Lex e
Lucamaleonte, insieme ad altri writer e street artist che, bombolette
alla mano, daranno un nuovo volto alla facciata del Leo.

Dedicate alla cultura di strada anche le iniziative
serali di venerdì, dalle proiezioni di Style Wars, documentario sulla
cultura hip-hop newyorkese di fine anni ’70 inizio ’80 e della
videozine Video Graf #1 dove compaiono Henry Chalfant, Phase2 e Spin. A
seguire soundsystem reggae e hip-hop con Bionic Skills Crew (Dj Agly +
Gomez) & Rage on Stage Sound-system, con la partecipazione speciale
di Dj Dais.

La seconda giornata di Push It Real sarà interamente
dedicata all’hip-hop con una gara di freestyle aperta a tutti gli mc
che comincerà nel pomeriggio e a cui seguirà una serata di rap all
stars.

Sul palco del Leoncavallo, dalle 21.30 ci saranno il
rapper Kaos One, che insieme a Dj Trix aprirà la sezione on-stage della
jam presentando il nuovo disco “L’addio”. A seguire un peso massimo
della scena come Inoki che presenterà un pugno di canzoni tratte dal
suo disco “Nobiltà di strada” (Warner). E poi spazio alla Dogo Gang, i
“re” di Milano, ovvero l’accoppiata Marracash e Vincenzo da Via Anfossi
e il dj set con Gue Pequeno che rimerà sulle selezioni di Dj Harsh con
estratti dal loro mixtape “FastLife”. Poi largo alla scena bolognese
con il set di Rischio, Royal Mehdi e uno dei pesi massimi del
turntablism Dj Craim, spazio acche alle selezioni di Dj Ronin e
soprattutto di DJ Shocca che presenterà alcune tracce del suo ultimo
disco “Struggle Music”. Ma non è finita: le rime tra arabo francese e
italiano di Karkadan e il dj set di Fritz da Cat, lo showcase di
Micronauti, formazione tutta milanese con alla console dj Delroy (già
Royalize) e due mc storici della scena come Zippo e il “padrone di
casa” Esa; infine, in chiusura di jam: l’mc Skone a cui seguirà la
Night Skinny Crew.

Dopo una massiccia dose di rap, da mezzanotte di sabato
al baretto del Leoncavallo si ballerà con la dancehall e le reggae
vibes di Black Rain Sound-system, che chiuderanno i due giorni di Push
It Real.

A disposizione il programma completo con tutti gli artisti presenti alla 3 giorni.

ingresso a sottoscrizione per sostegno al progetto- 7 euro.

PUSH IT REAL – THE JAM 25-26-27 MAGGIO 2007 @ LEONCAVALLO

Ufficio stampa: PropaPromoz & Walk The Dog CreW-
E-mail: info@propapromoz.com Web: www.propapromoz.com; Flavio Zocchi –
Cell: +39.347.8487992 – E-mail: flavio.zocchi@propapromoz.com; Antonio
Sassi – Cell: +39.347.1035517 – E-mail: antonio.sassi@propapromoz.com;
Chiara Rizzitelli: – Cell: +39.335.5893303 – E-mail:
chiara@propapromoz.com

scusate il ritardo questa mi era sfuggita…
xxx
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Training Wheels

July 9th, 2007 Comments off


copertina di Skratchy Seal's Training Wheels

Recensione di "Skratchy Seal's Training Wheels"

New from Dirtstyle! The long awaited release from Skratchy Seal who's
been in the lab concocting another formula to rock the b-girls, b-boys
and b-animals! His greatest tools for the complete turntable freak! Get
2 copies, mark the labels both on the first beat and you'll see how all
the tracks match up, even when you lift the needle onto another track!
Designed to continually increase your juggling skills with different
types of beat configurations from toy to king! Plus all the breaks are
compatible with the "Breaktionary" lps! Just play "Breaktionary" on +8
and mix "Training wheels" on -8!

Q: what record has skipless samples for skratching and juggling?
A: "skratchy seal's training wheels"
Q: what's the most user friendly skratch/break record out there?
A: "skratchy seal's training wheels"
Q: what records are the most fun to play with?
A: "skratchy seal's training wheels"
Q: how can i achieve grandmaster status faster then those guys?
A: "skratchy seal's training wheels"
Q: which records would be the best if i were on a deserted island?
A: "skratchy seal's training wheels"
Q: when i go grocery shopping, i'll need bananas, potatoes, and what else…?
A: "skratchy seal's training wheels" 

Qui potete giocare al videogame "Skratchy Seal's Rescue", creato dagli autori del video di Madvillain – All Caps

http://thunderfromunder.com/swf_skratchy.html 

Kaosone live foto report

July 6th, 2007 2 comments


Kaos, Moddi e Trix nel parco di Villa Solaria a Sesto fiorentino (FI)

Ieri sera a Villa Solaria di Sesto Fiorentino lo show di Kaosone, Moddi e dj Trix  ha richiamato un gran numero di persone… molte dele quali di giovane eta’; nella cornice del parco abbiamo potuto assistere a un bel concerto non c’e’ che dire. Kaosone e’ uno dei migliori rapper della scena italiana; gia’ noto negli anni ’80 per i suoi graffiti e per la break dance, Kaos si e’ imposto a meta’ degli anni ’90 come uno dei produttori migliori d’italia con le sue posse Radical Stuff, Melma e Merda. E’ bello vedere che c’e’ gente che ancora, dopo piu’ di 10 anni, ha ancora tante cose da dire. Dj Craim ha dato il suo contributo prima del concerto con uno strepitoso dj set a base di skratch, cutting e beat juggling di alta qualita’. Non molto interessante invece l’afterparty all’ Omi. Alien Dee e Camera hanno fatto un buon live set con beat box e skratch, ma la situazione si e’ dissolta dopo pochi minuti per cazzeggio vario del dj resident dell’ Omi (omissis)… no comment

foto di THX (2007)

clikka per ingrandire

 

Craim 

Kaosone, Moddi e Trix

Camera e Alien D

Long Bridge All Starz

La Primiera

Writerz a Sesto 

xxx 

Elettropiù: squadra di demolizione

July 4th, 2007 1 comment

Dedico questo articolo a tutt* le/gli abitanti di Elettropiù di via Siena a Firenze.

Anche se vi buttano fuori in questi anni avete spaccato organizzando tutti quegli eventi, concerti, dj set, conferenze, proiezioni video e cinematografiche, corsi di danza, sartoria…e chi piu' ne ha piu' ne metta…quindi la vera squadra di demolizione siete voi!

Pace Amore Unita' e Divertimento.

Le foto che seguono sono state scattate ieri 3/7/2007 e i graffiti che vi sono ritratti stanno per scomparire inesorabilmente sotto i colpi dei bolldozer. Grazie sindaco!

Un ringraziamento particolare a tutt* i/le writer che hanno decorato i  muri di e+: WC crew, Ninja, Ler, Rais, Great, Yas, Bue, Run, Ruff, eccetera eccerera… alla prossima

ciao

THX 


Elettro Kustode (by Ruff) aiutaci tu!!!

Total chaos. The art and aesthetisc of hip-hop

July 2nd, 2007 Comments off

dalla pagina: http://www.hiphopreader.it/show.php?mode=libro&id=42 


L'Hip-hop rappresenta indubbiamente il movimento culturale più
importante e capillare dell'ultimo trentennio, trascendendo il rap e
influenzando discipline come il teatro, l'improvvisazione, la poesia,
la letteratura, la moda, il design, la fotografia, la pittura e la
produzione cinematografica. Jeff Chang intende affrontare il tema
dell'estetica della cultura Hip Hop attraverso una serie di saggi,
contributi, interviste e tavole rotonde ad opera dei pionieri della
cultura Hip Hop, di artisti, di innovatori o, come li definirebbe
Bam… Renegades of Funk, presenti nell'antologia Total Chaos. Jeff
Chang è un giornalista che si occupa di razza, cultura, politica e
musica, il suo primo libro, Can't Stop Won't Stop, ha ricevuto
moltissimi premi, incluso l'American Book Award e l'Asian American
Literary Award.

u.net: Con Can´t Stop Won´t Stop hai ottenuto un successo incredibile,
te lo saresti mai un feedback simile dap arte del pubblico?

JeffChang: Non mi aspettavo nulla di questa portata. E’ arrivato tutto
all’improvviso e sono stato sommerso dall’affetto e rispetto dei fan.
L’aspetto più interessante per me è l’esser stato il veicolo di
conoscenza per un gran numero di persone che non hanno vissuto quelle
esperienze e di aver riportato alla luce la storia delle origini di
questa cultura, facendo un omaggio ai pionieri, anche a quelli non
nominati. La risposta è stata davvero gratificante.

u.net: In che cosa differisce questo nuovo progetto, Total Chaos: The Art and Aesthetics of Hip-Hop, dal precendente?

JeffChang: Total Chaos è un insieme di riflessioni differenti tra loro.
Può esser considerato anche un volume da leggere con CSWT poiché sembra
approfondire molte delle tematiche evidenziate in quella ricerca. È una
raccolta di conversazioni con artisti che hanno ampliato i confini
della sperimentazione artistica oltre la musica rap, nel tentativo
d’esplorare nuovi generi artistici: danza, teatro, letteratura, arti
visuali, design, fotografia, poesia e molto altro. È un tentativo
esplicito d’avviare un dibattito con oggetto l’estestica della cultura
Hip Hop.

u.net: Cosa intendi quando definisci la cultura Hip Hop come il più importante movimento culturale del nostro tempo?

JeffChang: Con questa espressione intendo esprimere l’influenza
straordinaria che la cultura Hip Hop ha avuto sulle diverse forme di
produzione artistica nel corso dell’ultimo ventennio. In un certo
senso, è impossibile parlare di nuovi trend in ambiti artistici senza
tenere in debito conto come l’Hip Hop abbia plasmato, grazie alla
propria diffusione e popolarità, i canoni estetici e culturali.

u.net: Quali altre forme d’espressione e produzione artistica (oltre ai
4 Elements tradizionali) sono state influenzati dall’Hip Hop?

JeffChang: Credo che l’Hip hop abbia esercitato la propria influenza su
tutte le forme artistiche. In realtà, la visione che abbiamo dell’Hip
Hop è piuttosto anacronistica, totalmente legata alla
definizione stabilita vent’anni or sono. La verità è che già a partire
dalla seconda metà degli anni Ottanta, l’Hip Hop aveva già iniziato a
esercitare la propria influenza in ambito teatrale, nei musei per la
sua parte visuale, strappata ai muri e alle metropolitane. Da allora in
poi, la cultura Hip Hop ha continuato ad insinuarsi in numerose arti.

u.net: Vorrei chiederti a questo punto quale sia l’estetica dell’Hip Hop… se sei giunto a eventuali conclusioni…

JeffChang: È una domanda piuttosto complessa alla quale rispondere.
L’Hip Hop non è nato come una forma predefinita con un manifesto che ne
definisse gli ambiti come in anni precedenti aveva fatto il Black Art
Movement. È una cultura nata per le strade e che ha iniziato a
evolversi in forme differenti a seconda dei luoghi e artisti. Al
momento, ci sono fin troppe definizioni di cultura Hip Hop e alcune di
queste arrivano persino a teorizzare che l’Hip hop sia morto. In
realtà, credo fermamente che la mancanza di unanimità sul fatto che
l’Hip Hop possa essere morto o meno, renda quanto mai evidente quanto
questa cultura sia viva e difficilmente etichettabile.

u.net: Hai raccolto un gran numero di testimonianze e prospettive
d’analisi, qual’era il tuo obiettivo nel portare avanti questo progetto?

JeffChang: Questo è Hip Hop. Come ha affermato Tricia Rose in Black
Noise l’inclusione di diverse voci è tipico dell’estetica Hip Hop
nell’ispirare tali forme di call and response.

u.net: Qual’è lo stato dell’arte del dibattito accademico sulla cultura e l’estetica dell’Hip hop?

JeffChang: A parte le analisi sulla musica e i testi rap, credo ci sia
realmente poca coscienza dell’impatto che questa cultura sta avendo
sulle altre arti. La maggior parte dei critici culturali si sono sempre
impegnati solo ed esclusivamente sul rap, Total Chaos è un tentativo
parziale di rettificare questo atteggiamento.

u.net: Perchè comprendere l’impatto dell’Hip Hop sulle altre arti è così importante?

JeffChang: Credo che l’importanza di comprendere l’estetica dell’Hip
Hop risiede nel fatto che questa cultura ha modificato il modo
attraverso cui milioni di persone interpretano il mondo che li circonda.

***************English*********************

1. First of all I´d like to ask you if you ever expected the kind of
feedback & popularity you received writing Can´t Stop Won´t Stop?

not at all! it's been overwhelming sometimes and very humbling. because
i feel like i'm just a vehicle for many other people who have lived
through all that is in the book, whether they are named in the book or
not, the response has been very gratifying.

2. How is Total Chaos: The Art and Aesthetics of Hip-Hop different from
Can't Stop Won't Stop: A History of the Hip-Hop Generation?

TC is a number of different things. It is a companion volume in that it
intersects with and deepens the discussions begun in CSWS. it is an
overview of hip-hop artists who have taken the culture into all kinds
of other artistic genres other than rap music: dance, theatre, visual
arts, graphic design, photography, literature, poetry, and many others.
and finally it's a raw document of artists talking about the aesthetics
of hip-hop.

3. What do you mean when you talk about the most important "arts movement" of our time?

I mean to say that I think hip-hop culture has created an incredibly
influential global arts movement of the last two decades. to some
extent, it's impossible to speak of new trends in artistic genres
without dealing with the fact that they have been reshaped by the
demographic change and aesthetic concerns that hip-hop forefronts.

4. Beyond the 4 elements of Hip Hop are there other artistic expressions who have been shaped by Hip Hop culture?

yes, absolutely. i think hip-hop's influence has touched just about
every modern artform one could name. in fact, much of the way we
understand hip-hop arts is conditioned by a particularly anachronistic
view of the culture, one that was shaped and fixed over 2 decades ago.
but by the mid-80s, hip-hop had already begun to venture into theatre,
it was already appreciated as a visual artform in galleries and museums
and art spaces separate from being on the train or in the street. and
since that time, hip-hop has insinuated itself into many more forms.

5. Following the title of your book I´d love to ask you to break down
for us what´s Hip Hop aesthetics and what kinda of conclusions (if any)
you reached during your research.

well, that's an exceedingly difficult question to answer actually. the
historical reason is that hip-hop never began as a form which announced
itself through manifestos, such as say, the futurists, or the black
arts movement. it just jumped in and started evolving itself. by now,
there are many different definitions of hip-hop, some of which result
in the declaration that the culture is actually dead. i think that the
intensity of the debate and the lack of consensus about whether or not
hip-hop may be dead proves that hip-hop is very much alive.

6. You have different contributions and interviews with artists and
critics, why you chose so many different opinion and perspectives?

that's hip-hop. tricia rose argues that this is a feature of hip-hop's aesthetics, that it inspires such call and response.

7. What's the state of critical and scholarly discussions on hip-hop arts?

outside of discourse about rap music, i think we understand the hip-hop
arts much less than we think we do. certainly mainstream critics and
scholars have done very little work in the hip-hop arts outside of rap.
total chaos aims partly to rectify this.

8. Why understanding the deep questions that these debates in producing is so important?

i think the importance of understanding hip-hop arts lies in the fact
that it has undoubtedly reshaped the way that millions of us see the
world.

info: http://www.totalchaoshiphop.com/tc/ 

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